“lucem veniet” Un percorso visivo dove arte, musica, scrittura hanno interagito dando voce alla facciata del Duomo”.
La magnifica Cattedrale di Siena “ha scoperto” il suo Pavimento a commesso marmoreo straordinario, unico, non solo per la tecnica utilizzata, ma anche per
il messaggio delle figurazioni, un invito costante alla Sapienza. Abitualmente, il prezioso tappeto di marmo è protetto dal calpestio dei visitatori e dei numerosi fedeli.
Si tratta del pavimento “il più bello…, grande e magnifico… che mai fusse stato fatto” come lo definì Giorgio Vasari.
Un lavoro complesso, frutto di un programma che è stato realizzato a partire dal Trecento fino all’Ottocento e che fu iniziato in modo semplice: le prime tarsie furono tratteggiate sopra lastre di marmo bianco con solchi eseguiti con lo scalpello e il trapano e riempiti di stucco nero (tecnica del graffito), poi si aggiunsero marmi colorati accostati assieme come in una tarsia lignea (tecnica del commesso marmoreo).
La grande opera marmorea resterà scoperta per il piacere dei nostri occhi, ma con una nuova modalità di lettura, perché le tarsie del tappeto marmoreo saranno illuminate con inediti effetti cromatici che contribuiscono alla valorizzazione del prezioso pavimento rendendolo noto a tutto il mondo per quella “fermentata policromia” (come disse Henry James), che ne fa un unicum in “una ininterrotta catena i cui anelli legano insieme, nonostante lunghi intervalli, più di cinque secoli di artefici senesi; ed è una gioia sconfinata per l’uomo intelligente e di pensiero” (per citare Hobart Cust).
L’UTE organizza per Mercoledì’ 7 ottobre la visita al Duomo di Siena con il suo pavimento e alla città.
Accompagnati da un assistente UTE e da una guida locale.
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Bisogna avvicinarsi a tutti i
programmi di viaggio con la consapevolezza delle difficoltà esistenti ma,
come
scrive Cesare Pavese :
“ Finché si avranno passioni non si cesserà di scoprire il mondo ”
BUON VIAGGIO !