REGGIO EMILIA:  PALAZZO MAGNANI

mostra JEAN DUBUFFET

  GIOVEDÌ’ 7 FEBBRAIO 2019

  Proponente e guida : Valentino Borgatti
A
ccompagnatore : Merisana Fristachi

 

Partenza da Modena, piazzale Manzoni alle ore 14
Ritorno a Modena piazzale Manzoni alle ore 19:00 ca.

Quota individuale : € 35,00   da versare entro il martedì 15 gennaio 2019, salvo esaurimento posti disponibili, comprensiva di :

  • Viaggio a/r in pullman G/T
  • Ingresso e visita guidata alla mostra

Si intitola Jean Dubuffet, l’arte in gioco. Materia e spirito 1943 – 1985 la mostra che inaugurerà il prossimo 17 novembre presso Palazzo Magnani a Reggio Emilia dedicata a uno dei principali esponenti dell’Informale europeo.  Jean Dubuffet (Le Havre, 1901 – 1985) si approccia alla pittura in maniera non convenzionale, svincolandosi dai limiti concettuali e formali del sistema dell’arte tradizionale e prediligendo, invece, quella dei bambini, degli alienati, degli outsider.  Oltre alle sue opere – un corpus di 140 pezzi tra dipinti, disegni, grafiche, sculture, libri d’artista, composizioni musicali, poetiche e teatrali –, la mostra propone anche opere di outsider divenuti parte integrante della storia dell’arte di Otto e Novecento quali Aloïse, Wölfli, Wilson, Walla, Hauser e Tschirtner, tutti provenienti dalla Collection de l’Art Brut di Losanna, da collezioni private svizzere e dal Gugging Museum di Vienna. Oltre alla parte dedicata all’Art Brut, l’esposizione consta di altre 3 sezioni: la prima, dal 1945 al 1960, presenta lavori intorno alla materia, da Mirobolus, Macadam et Cie a Matériologies; la seconda verte sugli anni compresi tra il 1962 e il 1974, con serie de L’Hourloupe; la terza parte invece esplora il nuovo orizzonte di intenso cromatismo, sviluppatosi tra il 1976 e il 1984 con i Théâtres de mémoire e con i Non-lieux, dove il forte gesto pittorico svela “non più il mondo ma l’immaterialità del mondo”, come spiegava Dubuffet.

Partecipanti : minimo 20 – massimo 25

Tel. Accompagnatore: 338 9679995

 

se vuoi scaricare il promemoria REGGIO EMILIA