VENEZIA: MUSEO GUGGENHEIM  

 Proponente e guida: Valentino Borgatti              


Giovedì 11 OTTOBRE 2018
            Partenza da Modena Piazzale Manzoni ore   10:00
Ritorno      a Modena Piazzale Manzoni ore   21:30 circa

Pranzo libero in autostrdada

 

Quota individuale € 80 da versarsi entro il 18.09.2018 salvo esaurimento posti disponibili   comprensiva di:
    Andata e ritorno in pullman GranTurismo
Trasferimento con traghetto privato al Museo
    Ingresso e visita guidata al Museo Guggenheim per le seguenti mostre :

            – 1948 La Biennale di Peggy Guggenheim
            – Osvaldo Licini per i 60 anni dalla morte

  A settant’anni di distanza dal debutto di Peggy Guggenheim alla Biennale di Venezia, le project room della sua “dimora” riportano in vita il padiglione presentato nel 1948. Il padiglione di Peggy rivive nelle project room della Collezione lagunare grazie all’attento lavoro di ricerca della curatrice Gražina Subelytė.  Fotografie dell’epoca, documenti e alcune opere esposte allora evocano le atmosfere di un padiglione senza precedenti, dove l’Europa può finalmente ammirare interventi di Pollock, Still e Rothko, ma anche di Giacometti, Ernst e Arp.

Oggi un modellino posto al centro della prima sala rende ancora più “fruibile” il padiglione Guggenheim, dando un volto agli allestimenti di Carlo Scarpa e all’oculato display delle opere. Un’esperienza autonoma rispetto a quella della galleria newyorkese Art of This Century, chiusa solo un anno prima, nel 1947, e un importante capitolo della storia culturale veneziana.

Tra le figure di massimo spicco nel panorama artistico della prima La mostra celebra i 60 anni della scomparsa di Osvaldo Licini (1894 – 1958): era il 1958 quando l’artista, sotto l’egida promozionale del critico d’arte amico di Peggy Guggenheim, Giuseppe Marchiori, vinse il gran premio internazionale per la pittura alla XXIX Biennale di Venezia dove aveva presentato 53 opere – eseguite tra il 1925 ed il 1958 – in una sala personale allestita da Carlo Scarpa.
A metà del XX secolo, dopo l’esperienza figurativa, Licini abbandona ogni residuo realista, per dedicarsi interamente all’astrattismo. Con oltre 80 opere, la mostra alla Collezione Peggy Guggenheim porta in scena quella pittura che per Licini era l’arte dei colori e dei segni, dove questi ultimi esprimevano la forza, la volontà, l’idea e la magia.

 Partecipanti: minimo 20 massimo 25

Telefono UTE: 059 221930

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